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A seguito dell’introduzione, a partire dal 01/01/2019, dell’obbligo della FE tra privati, ci si interroga su quali riferimenti riportare e quali campi compilare nel documento elettronico nel caso in cui siano state emesse delle dichiarazioni d’intento.

L’art.1 D.L. 746/1983 prevede che “gli estremi della dichiarazione devono essere indicati nelle fatture emesse in base ad essa” e prevede che tanto esportatore abituale quanto fornitore devono progressivamente numerarla e annotarla, entro 15 giorni, nei rispettivi registri. La dichiarazione in questione è quella da trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate, che rilascia apposita ricevuta telematica da consegnare al fornitore, unitamente alla ricevuta stessa. La ricevuta contiene una stringa di 17 + 6 caratteri che rappresenta il protocollo attribuito dall’Agenzia delle Entrate; protocollo che il fornitore deve peraltro riportare nell’elencazione del quadro VI della dichiarazione annuale Iva. Quali sono quindi gli estremi da riportare in FE e dove?

L’Agenzia delle Entrate, ha fornito due risposte in merito:
Nella prima (la n. 14 di novembre) è precisato che l’informazione può essere inserita utilizzando uno dei campi facoltativi relativi ai dati generali della fattura come, per esempio, il campo “Causale”. Si ritiene che il numero sia quello attribuito dall’esportatore dichiarante ma va da sé che nulla vieta (come fanno alcuni) di indicare entrambi i protocolli (es. “Vostra d.i. n. 10 del 15.01.2018 – nostro protocollo n. 3/2019”).
Nella successiva FAQ (la n. 49 di dicembre) è stata anche confermata la possibilità di agire a livello di “singola linea fattura” usando il blocco “Altri dati gestionali”.

L’Assosoftware, parzialmente in linea con questa seconda soluzione propende per l’utilizzo dei campi contenuti in Altri Dati Gestionali.
Il contribuente può quindi riportare quello che meglio gli riesce, in quanto i diversi protocolli sono comunque riconducibili alla stessa dichiarazione d’intento, fino a una presa di posizione definitiva, come precisato in occasione dell’audizione 7.11.2018 al PDL 1074, l’Agenzia sta lavorando a un progetto specifico mirato a consentire una verifica dei requisiti (in materia di plafond), valorizzando i dati che saranno forniti attraverso la fattura elettronica.

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