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fatturazione elettronica tra privati

La fatturazione elettronica tra privati è destinata a diventare una realtà. È già iniziata la fase di sperimentazione e sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate le bozze dei documenti tecnici per l’utilizzo del Sistema di Interscambio (SDI). Ma cos’è l’SDI? È la piattaforma che consente la fatturazione elettronica verso le Pubbliche Amministrazioni, anche nei rapporti commerciali tra privati.

Da quando si potrà utilizzare la fatturazione elettronica tra privati?

Dal 1° gennaio del 2017, imprese, artigiani e professionisti potranno trasmettere le proprie fatture elettroniche utilizzando l’SDI oggi disponibile solo per i clienti delle Pubbliche Amministrazioni. A partire da tale data, tutti i soggetti passivi IVA potranno avvalersi del nuovo regime di trasmissione telematica dei dati all’Agenzia delle Entrate, fruendo delle agevolazioni ad esso collegate. Il Sistema di Interscambio funzionerà con le stesse regole attualmente attive per le fatture elettroniche destinate alle Pubbliche Amministrazioni.

Come fare per sperimentare la fatturazione elettronica?

Dal 1° luglio sul sito dell’Agenzia delle Entrate (https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portable) si può scaricare l’app per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche. Siamo ancora in una fase di sperimentazione per poter risolvere in tempo utile eventuali problemi e criticità che dovessero presentarsi quando la fattura elettronica entrerà a regime. Questa fase di sperimentazione si concluderà entro la metà del prossimo mese di ottobre. Il nuovo servizio web prevede la possibilità di procedere alla conservazione delle fatture elettroniche, sia emesse che ricevute, mediante l’apposizione della “marcatura” che, in alternativa alla firma digitale, garantisce l’inalterabilità delle fatture elettroniche destinate ai privati. Per l’utilizzo del servizio web dell’Agenzia delle Entrate è necessario accedere con le credenziali dei servizi telematici dell’Agenzia (Entratel oppure Fisconline), oppure con la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e con il Sistema pubblico di identità digitale (SPID). Gli operatori interessati a utilizzare il servizio dovranno accedere al servizio dalla sezione “fatture”, ove sarà possibile proseguire scegliendo una delle tre opzioni previste: generazione, trasmissione e conservazione.

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